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Storia della radio
La radiodiffusione in Europa - Germania Dal 1919 Germania e Olanda si servono di alcune stazioni di Telegrafia Senza Fili per comunicazioni di notizie politiche ed economiche da stazione a stazione
Dopo la guerra 1915 – 18 la Germania, che attraversava una situazione economica veramente critica per la guerra perduta, non poteva che disinteressarsi dello sviluppo della radiofonia, umiliata com’era da clausole del trattato di pace particolarmente pesanti. Né le pressioni esercitate dalla stampa né le richieste dei radioamatori potevano servire a modificare l’atteggiamento del governo tedesco.
Perciò solamente nell’ottobre 1923 viene istallata a Berlino la “Vox Haus”, una stazione radiofonica di 700 watt, in un coro di critiche pesantissime da parte di autorevoli personalità del mondo politico ed economico che consideravano la radio un lusso sia per l’elevato costo degli apparecchi radio sia per l’onere rilevante della tassa di abbonamento. Un ministro stigmatizzò severamente l’inserimento di musiche “in un mezzo di comunicazione ufficiale e nazionale che avveniva in un momento in cui la situazione critica del popolo tedesco imponeva la ripulsa di qualsiasi svago ricreativo”. La legislazione vigente prevedeva che gli impianti tecnici fossero di proprietà e di gestione della
DPR-Deutsche Reichpost (Posta tedesca), quindi dello Stato, mentre la produzione dei programmi era affidata in concessione a imprese private. I programmi della
Vox Haus vennero gestiti dalla Deutsche Stunde, divenuta poi Funk-Stunde. L’accoglienza del pubblico fu particolarmente favorevole e nel 1924 vennero istallate altre otto emittenti, la cui gestione fu affidata in concessione a gruppi privati. L’anno successivo le varie società dettero vita a un organismo, che prese il nome di
RRG-Reichrundfunk Geselshaft, con lo scopo di coordinare le loro attività e di rappresentarle presso il Governo. L’ascesa al potere di Hitler nel 1932 determinò la statalizzazione della RRG, che venne posta sotto il controllo del Ministero della Propaganda, e di conseguenza la radiodiffusione divenne il più importante strumento di propaganda del regime.
Dopo la seconda guerra mondiale che divise in due la Germania, sorsero nella Germania ovest (Repubblica Federale) vari organismi radiofonici di diritto pubblico come la
NWDR – Nordwestdeutscher Rundfunk, la BR – Bayerischer Rundfunk, la
SDR - Süddeutscher Rundfunk e altri, mentre nella Germania est (Repubblica Democratica) accanto alla
Berliner Rundfunk, riattivata dalle Autorità militari sovietiche nel 1945, sorsero nelle cinque regioni (Länder) altrettante stazioni. Nel 1952 i
Länder vennero soppressi dal Governo e “la radiofonia circolare fu ricostituita secondo il modello sovietico”.
(75) Hans Bredow, divenuto consigliere delegato della Telefunken nel 1914 e sottosegretario di Stato alle Poste e Telegrafi nel 1919 aveva presentato ufficialmente al governo tedesco la proposta di una “Radioricreativa”, che venne respinta.(76)
G. Candussi: op. citata, vol. 1°. EDIZIONI ISTITUTO DI PUBBLICISMO
Theorèin - Gennaio 2006 |